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It’s (not) a Kind of Magic. Unboxing Black Friday

Cosa si nasconde dietro l’apparente semplicità ed efficienza del nostro sistema di circolazione delle merci? Così come dietro ad ogni numero di illusionismo, per quanto spettacolare, si celano trucchi e inganni, allo stesso modo il capitalismo contemporaneo non è sempre quel che sembra. In occasione del Black Friday, giorno iconico dei nostri tempi, e simbolo del più sfrenato consumismo legato alle piattaforme e all’e-commerce, abbiamo pensato di fermarci un attimo, per porci alcune domande e intraprendere delle riflessioni critiche su questo modello economico.

Abbiamo dato a queste riflessioni la forma delle storie e dei volti di alcuni lavoratori del comparto della logistica, come driver e magazzinieri. Le storie che vi raccontiamo sono di nostra invenzione e sono state elaborate a partire da un workshop che abbiamo portato avanti insieme alla curatrice Bianca Cavuti e all’artista Zheng Ningyuan, ma prendono le mosse da una serie di interviste reali fatte ad alcuni lavoratori e lavoratrici di Amazon durante il nostro gruppo territoriale d’inchiesta; le immagini che vedete sono state generate attraverso un’Intelligenza Artificiale. In questo modo abbiamo tenuto fede alla realtà contenuta nelle parole delle persone con cui abbiamo parlato, ma gli abbiamo dato altre forme e altri nomi in modo da tutelarle, dal momento che spesso i lavoratori di questo settore non possono esporsi, per ovvie ragioni. L’utilizzo di un software di IA, tecnologia che spesso viene utilizzata con finalità controverse e problematiche, ci ha permesso per una volta di riappropriarci di questo strumento, di dare un altro senso alle sue possibilità. Le storie e i volti che vedete sono un tentativo di ripersonalizzare qualcosa che troppo spesso resta invisibile, sono un modo per dare voce, e fare luce, sulle vite dei lavoratori e sulle loro condizioni quotidiane, su quello che fa sì che ogni giorno (e non solo durante il Black Friday) pacchi e pacchetti arrivino magicamente nelle nostre case.

Le cinque storie sono diventate delle lettere che abbiamo distribuito in giro per la città di Bologna il 25 novembre 2022 in occasione del Black Friday. Al posto di proposte commerciali o buoni sconto abbiamo offerto qualcosa che non ha prezzo o valore ma che rende possibili le nostre vite.

Quello che vi presentiamo però è un progetto in itinere, che per sua stessa natura non può non avere un seguito, che non può limitarsi ad un intervento sporadico, ma che ha bisogno di continuità, e di approfondimento costante e continuo. Affinché, come scriveva Bertold Brecht, «nulla valga come cosa immutabile», perché sia possibile intraprendere un’esplorazione critica di un modello economico, il nostro, che sembra essere granitico, inconfutabile, quasi insostituibile. Per questo ci piacerebbe ascoltare altre storie, quelle dei lavoratori, ma anche quelle dei consumatori, per comprendere come il capitalismo di piattaforma venga vissuto da tutti gli attori economici in esso coinvolti. Ai lavoratori vorremmo chiedere quali sono le loro condizioni, in che modo vivono le loro mansioni, cosa li ha portati a scegliere queste occupazioni; ai consumatori vorremmo domandare se si sono mai interrogati su cosa c’è dietro la consegna di un pacco, per capire in che modo viene vissuto e percepito questo modello di consumo.

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