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Capitalismo di piattaforma e città: inaugurato il progetto Horizon2020 PLUS

Il 31 gennaio e il 1 febbraio si è svolta a Bologna la due giorni di inaugurazione del progetto PLUS – Platform Labour in Urban Spaces: Fairness, Welfare, Development.

Si tratta di un progetto finanziato dal programma europeo di ricerca Horizon2020.

Il team di IBB lavorerà all’interno di diverse unità di ricerca afferenti al progetto e nei prossimi mesi sono in programma diverse iniziative di collaborazione fra PLUS e Into the Black Box.

Qui presentiamo una breve descrizione di PLUS.

 

PLUS si pone l’obiettivo di indagare le principali caratteristiche della cosiddetta “economia di piattaforma” e il suo impatto su mondo del lavoro, sul welfare e sulla protezione sociale attraverso un approccio trans-urbano pionieristico. Il progetto si focalizza dunque su questo specifico ma significativo segmento della cosiddetta Rivoluzione Industriale 4.0, perché ben riassume le principali opportunità e sfide per il futuro del lavoro e dell’innovazione sociale. L’economia di piattaforma è infatti in maniera sempre più evidente un settore strategico entro cui convogliano nuove tecnologie digitali, nuove tipologie di business e nuovi lavori.

L’obiettivo primario è quello di scattare una fotografia su queste trasformazioni, con una propensione  innovativa che identifica la dimensione urbana come il livello cruciale per misurare l’impatto economico e sociale di queste novità e per poter costruire nuove dinamiche politiche. In questo senso, PLUS contribuirà a una approfondita conoscenza delle sfide poste dalla digitalizzazione del lavoro e sperimenterà nuovi scenari per poter fare fronte ad esse.

PLUS è strutturato su una griglia di indagine che intreccia quattro importanti piattaforme (AirBnb, Deliveroo, Helpling e Uber) e sette città Europee (Barcellona, Berlino, Bologna, Lisbona, Londra, Parigi e Tallinn). Il progetto si muove su una sperimentazione multidisciplinare che annoda la prospettiva legale, socio-economica, politica e storica, e verrà articolato con analisi teoriche, inchieste sul campo (sia qualitative sia quantitative) e azioni di ricerca (basate su comunità di pratica, laboratori sociali e proposte pilota), con l’obiettivo di promuovere scenari alternativi che contribuiscano alla promozione della protezione sociale, di nuove forme di equità e benessere nel lavoro digitale.

Il progetto valorizzerà il ruolo di differenti attori (ad esempio nuove forme sindacali, alcuni nessi amministrativi ed esperienze sociali di piattaforme alternative) che potrebbero giocare un ruolo importante nella promozione e nell’equilibrio di queste trasformazioni. L’obiettivo è inoltre quello di adottare una metodologia che muova dal basso verso l’altro e tecniche di co-creazione per produrre risultati di impatto immediato sulle politiche cittadine, le forme welfaristiche e le condizioni di lavoro. Alla fine del progetto verranno dunque elaborate e diffuse: nuove tipologie innovative di contratto per i/le lavoratori/ici del digitale; una “Carta dei diritti del lavoro digitale”; delle linee guida per la tassazione e regolazione delle piattaforme a livello europeo; dei casi pilota di imprese sociali digitali; corsi online e schemi educativi per la formazione delle nuove competenze richieste dall’economia di piattaforma; articoli e report di ricerca per promuovere le nuove conoscenze acquisite.

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