I Quaderni di Into the Black Box, Pubblicazioni

Logistica e America Latina [Free eBook]

Siamo felici di annunciare la pubblicazione di Logistica e America Latina, un volume collettaneo curato da Into the Black Box. L’eBook è gratuito e sotto trovate il link per scaricarlo.

Il libro dà anche avvio alla collana digitale I Quaderni di Into the Black Box che sarà pubblicata con il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Abbiamo già in programma nuove uscite editoriali per l’autunno. 

Di seguito trovate anche la prefazione scritta da noi e l’indice del volume.


Questo volume è il frutto di un lavoro di approfondimento collettivo attorno al ruolo produttivo della logistica in America Latina. Detto altrimenti, il subcontinente sudamericano è assunto come un laboratorio analitico per lo studio della capacità della logistica di generare processi di valorizzazione, territori e soggettività.

Come Into the Black Box, infatti, stiamo lavorando da alcuni anni alla definizione di uno sguardo logistico in grado di cogliere il carattere adattivo, resiliente, multi-scalare e mobile assunto dalle cosiddette operazioni del capitale contemporaneo.

La logistica si presenta allo stesso tempo come oggetto di studio – una delle operazioni del capitale – e come metodo di studio.

Fin dall’inizio dell’anno scorso abbiamo deciso di aprire un nuovo spazio di discussione all’interno del nostro progetto di ricerca collettiva, centrato sull’America Latina e sul contributo di giovani ricercatori che con i loro studi stanno esplorando i mille volti della logistica nel continente. Sono nati così dapprima due diversi momenti di discussione pubblica – uno a giugno 2019 e uno a marzo 2020 – e poi l’idea di un volume collettaneo che raccogliesse i diversi contributi e rilanciasse questo progetto di ricerca. Nel frattempo, diversi eventi hanno scosso il continente, dall’elezione del primo presidente di “sinistra” nella storia del Messico allo scoppio di numerose rivolte dal chiaro carattere antiliberale in Cile, Colombia ed Ecuador, così come l’ascesa di governi autoritari – dal Brasile alla Bolivia.

I capitoli di questo libro ci conducono ad esplorare lo sviluppo di diversi territori logistici – dai corridoi bi-oceanici ai mercati urbani – e di una governamentalità logistica che attraversa tanto le forme del politico quanto il tessuto sociale in cui si innerva. Allo stesso tempo, il volume esamina gli svariati processi di valorizzazione – dall’estrazione di materie prime alla cattura di lavori informali – che connotano il laboratorio latino-americano all’interno delle catene globali del valore, della divisione internazionale del lavoro e della relazione di dipendenza tra periferia e centro. Infine, il carattere produttivo della logistica è esplorato non solo nella sua dimensione spaziale ed economica, ma anche dal punto di vista della produzione di soggettività, laddove a vecchie e nuove forme del lavoro si accompagnano spesso resistenze locali e conflittualità diffuse.

Fin qui però abbiamo evidenziato alcune peculiarità di uno sguardo logistico, ma quali sono le sue specificità all’interno del laboratorio latino-americano? Che articolazione assumono la produzione logistica di territori, di economie e di soggettività all’interno di questa macroregione?

Tutti i contributi del volume prendono atto della fine del ciclo progressista che ad inizio Duemila ha attraversato i paesi latino-americani portando ad alleanze trasversali tra partiti social-democratici e movimenti sociali e all’affermazione di politiche redistributive finanziate principalmente tramite l’espansione delle dinamiche estrattive. Queste esperienze di populismo di sinistra – per riprendere uno dei suoi principali teorici, Ernesto Laclau – sono state travolte sia dall’erosione della loro capacità di articolare diverse istanze sociali e moltitudinarie, sia dall’incapacità di sottrarsi alla dipendenza dai mercati internazionali delle materie prime. Resta, invece, un ruolo centrale degli Stati nella pianificazione e realizzazione di grandi progetti infrastrutturali ed estrattivisti.

Questa osservazione ci conduce al secondo punto. Il laboratorio sudamericano non oscilla solo fra sviluppismo e neoliberismo, fra spinte progressiste e pulsioni autoritarie, fra ingerenze statunitensi e il crescente ruolo della Cina nel continente. Più in profondità vediamo il perpetrarsi di alcune operazioni del capitale che tramite il loro sviluppo continuano a plasmare il tessuto sociale e a generare fratture insanabili.

Le dinamiche estrattive costituiscono tutt’oggi la principale logica economica del continente. I contributi del volume esplorano le diverse dimensioni dell’estrattivismo, dall’estrazione di litio nelle grandi miniere ai grandi eventi nelle metropoli in continua espansione. La dipendenza dal mercato delle materie prime espone questi paesi alle oscillazioni dei mercati finanziari e, allo stesso tempo, ne fa terreno di contesa tra diversi interessi. Da una parte, infatti, l’America Latina fa da ponte fra Occidente e Oriente e si colloca all’interno di interessi logistici divergenti fra Stati Uniti e Cina. Dall’altra, il carattere distruttivo dei processi estrattivi dà luogo a conflittualità di lunga durata fra comunità locali – che molto spesso oppongono alla logica capitalistica altre fonti del diritto e altre visioni del mondo –, governi centrali e grandi corporation.

Il volume, inoltre, individua nelle città il luogo all’interno del quale si sviluppano nuovi processi di estrazione – di conoscenze, di autonomia decisionale, di relazioni sociali – tramite nuove tecnologie digitali e forme del lavoro “autonomo”: è il caso dei rider di Rappi o UberEats o dei driver di Uber e Didi – lavoratori di piattaforma che molto spesso provengono dalle fila del lavoro informale metropolitano – ma anche dei mega-progetti che si prefiggono di cambiare il volto della città ma che innescano processi di espropriazione a discapito dei quartieri più poveri e popolari.

Ricapitolando: predominio di una logica estrattivista, messa a valore delle economie informali, questione indigena, ruolo geopolitico dei grandi progetti infrastrutturali e logistici. Sono queste le peculiarità del laboratorio America Latina che tramite uno sguardo logistico vengono prese in esame nei diversi contributi del libro.

Mentre scriviamo, inoltre, il continente è diventato uno dei principali focolai della pandemia globale di Covid-19. Da un lato, questo ha permesso ai diversi governi di mettere in pausa la conflittualità sociale che stava attraversando molti paesi del continente. Dall’altro, sembrano emergere chiaramente le diverse possibilità di manovra rispetto, ad esempio, ai paesi europei sia in termini di disponibilità economica ad agire tramite la leva del debito pubblico per finanziare forme di sostegno al reddito e di salvaguardia del tessuto economico, sia in termini di capacità di intervento statale, soprattutto nelle comunità locali.

Vedremo, dunque, nelle prossime settimane come si evolverà la situazione, ma fin da ora siamo sicuri che numerose differenze fra diverse latitudini del pianeta emergeranno e che il laboratorio America Latina continuerà ad essere terreno d’analisi interessante per le trasformazioni del capitale ma anche per le sperimentazioni d’emancipazione sociale.

Concludiamo con il ringraziare chi ha partecipato a questa riflessione collettiva e ci auguriamo che possa stimolare ulteriori ricerche e approfondimenti.

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Indice

PREFAZIONE
Carlotta Benvegnù, Niccolò Cuppini, Mattia Frapporti, Floriano Milesi, Maurilio Pirone
INTRODUZIONE
Camilla De Ambroggi, Federico De Stavola, Alessandro Peregalli, Gianmarco Peterlongo
UN PROGETTO DI CITTÀ: L’IMPATTO DEI YOG 2018 SULLA TRASFORMAZIONE DI BUENOS AIRES
Maura Brighenti, Karina Bidaseca
LA RICONFIGURAZIONE DELLE LOTTE INDIGENE CONTRO L’ESTRATTIVISMO NELLA BOLIVIA PLURINAZIONALE
Camilla De Ambroggi
PIATTAFORME, RIDERS E AMERICA LATINA: RAPPI IN MESSICO
Federico De Stavola
ESTRAZIONE, FINANZA E LOGISTICA NELL’INFRASTRUTTURA REGIONALE SUDAMERICANA
Alessandro Peregalli
SULLE FRONTIERE DEL CAPITALE: LA DISPUTA PER I MERCATI A CITTÀ DEL MESSICO
Gianmarco Peterlongo
LOGISTICA E URBANIZZAZIONE: UNO SGUARDO DAL CORRIDOIO BI-OCEANICO
Alberto Valz Gris
POSTFAZIONE
Sandro Mezzadra
PRESENTAZIONE DEGLI AUTORI

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