Eventi, Global Reset

Mobilità planetaria. Regimi dei confini e autonomia delle migrazioni

Quinto seminario del ciclo Global Reset: scenari dal disordine planetario
Introduce e coordina: Sandro Mezzadra (Università di Bologna)
Con: Lorenzo Pezzani (Università di Bologna) e Ruba Salih (Università di Bologna)


A Borderless World: così intitolava un suo libro nel 1990 il guru del management giapponese Kenichi Omae. Le retoriche sulla globalizzazione, negli anni Novanta, sono state profondamente influenzate dal senso comune implicito in quel titolo. I confini territoriali non potevano che perdere progressivamente rilevanza in un mondo unificato dai flussi, di capitali e di merci, in primo luogo, ma poi anche di informazioni, di immaginari, di idee.

Che si trattasse di retoriche lo si è scoperto immediatamente e dolorosamente, nelle guerre jugoslave con il sorgere di nuovi confini bagnati nel sangue fratricida e poi con il riemergere della violenza del confine nel controllo delle migrazioni, anche in Europa, anche nel Mediterraneo. Flussi di capitale e di merci, si diceva: il movimento della forza lavoro, la migrazione non è mai stata libera, e in Italia abbiamo cominciato ad accorgercene proprio negli anni Novanta. Da allora, l’attivismo contro la violenza dei confini è stato un elemento essenziale per i movimenti sociali, ma quella violenza ha continuato a crescere in molte parti del mondo. Il mondo contemporaneo, in ogni caso, appare caratterizzato da una moltiplicazione dei confini, che non paradossalmente funzionano spesso come dispositivi di articolazione dei processi globali.

La migrazione è oggi in effetti un processo globale, nel senso in cui in questo seminario intendiamo il termine, per quanto le sue geografie siano fratturate e perfino frammentarie. All’indurimento dei confini corrisponde la diffusione di modelli flessibili di reclutamento dei migranti, secondo la razionalità logistica ben esemplificata dal “sogno” capitalistico di una migrazione just-in-time e to-the-point. Contemporaneamente, assistiamo a molteplici restrizioni del diritto d’asilo, che appare sempre più spesso subordinato alla gestione (al management) della migrazione economica “ben regolata” e alla lotta contro la migrazione “irregolare”.

Nell’incontro del 13 aprile discuteremo con Ruba Salih e con Lorenzo Pezzani alcuni di questi temi. Prenderemo le mosse da percorsi di ricerca che hanno affrontato temi come il “transnazionalismo” e la “diaspora” (Salih), le trasformazioni dei confini (Pezzani), per indagare non soltanto il significato delle attuali politiche restrittive in Europa e nel mondo ma anche il potenziale politico e le determinazioni soggettive delle migrazioni contemporanee.


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